Cosa scrive la gente su Facebook?

Facebook e' diventato il tormentone degli ultimi sei mesi. Esiste da anni, ma le masse se ne sono accorte di recente e, come spesso accade in questi casi, o sei "in" o sei "out".

E' possibile tenersi in contatto con i propri amici, far sapere a tutti cosa si sta facendo, cosa si pensa e ritrovare persone di cui si sono perse le tracce da anni.

Come per tutti gli strumenti informatici, ognuno ne fa l'uso (o abuso) che preferisce. Non e' raro trovare persone che non ti chiedono piu' l'e-mail o il cellulare ma semplicemente "sei su facebook? allora ci vediamo su FB!". Oggi, insomma, l'identita' reale diventa la chiave d'accesso di uno degli "luoghi" piu' popolati di tutta la rete Internet. Ben si contrappone, dunque, alla tendenza di qualche tempo fa: usare un nickname e mantenere ben separate la RL (Real Life, ovvero vita reale) dalla DL (Digital Life, vita digitale). Ma di questo vorrei parlare piu' approfonditamente in un post successivo.

FB permette moltissime cose: giusto per elencarne alcune, si possono guardare le foto degli amici, scoprire quali sono gli amici degli amici, mandarsi messaggi, scrivere sulla bacheca (wall) di qualcuno e vedere lo stato degli utenti, ovvero leggere cosa una persona sta facendo o pensa in un certo istante.

Voglio concentrarmi proprio su questo: cosa scrivono gli utenti Facebook sul proprio stato?

La risposta: di tutto. Ho un numero decente di amici FB e leggo spesso "sta mangiando un panino" oppure "ha sonno" oppure "ha mal di testa". Ho letto anche "ha la diarrea", cosa che francamente mi ha anche un po' disgustato: c'e' bisogno di comunicare al mondo la propria temporanea disfunzione intestinale?

A volte, invece, vengono scritte delle cose molto piu' personali: "ha il cuore spezzato", "pensa che essere traditi da un amico sia la cosa peggiore del mondo" e cosi' via, aprendo una finestra molto piu' ampia sullo stato d'animo e su quello che e' accaduto. La cosa curiosa, inoltre, e' che sembra che parlare di se stessi in terza persona sia piu' semplice. Si scrive di piu', come se si parlasse di un'altra persona.

Tutto questo cosa significa? Che le persone cercano, tramite il mezzo informatico, un modo di esprimersi, di manifestare i propri pensieri e i propri sentimenti. I blog, ad esempio, ne sono la tipica espressione: scrivere un articolo (come questo) e' un modo di cercare il proprio spazio, di voler parlare nella speranza che qualcuno voglia ascoltare quello che si ha da dire. Giusto o sbagliato che sia, anche questo dimostra che il bisogno di comunicare, nell'uomo, e' innato e forte, molto forte.

Facebook e' diventato lo strumento principe per queste cose. A volte mi e' capitato di leggere che qualcuno "is no longer in a relationship", ovvero che una coppia "si e' scoppiata", e in un attimo tutti apprendono la notizia, con relativi commenti "oh, mi dispiace" oppure "ma come e' successo?". E il caro, vecchio, sano pettegolezzo va a farsi friggere! :)

Insomma, FB e' sempre piu' un'estensione della vita reale. Giusto o sbagliato che sia, dimostra che l'uomo ha un bisogno innato di comunicare con gli altri.

Personalmente cambio raramente il mio stato su FB, pur avendo l'applicazione sempre attiva nel mio BlackBerry. Perche'? Beh, non sempre ho voglia di comunicare al mondo a che ora mi sveglio, a che ora pranzo, cosa sto facendo. D'altronde a chi interessa sapere che "sto andando a fare la spesa"? Eppure cerco di comunicare molto di piu', scrivendo delle frasi che solo chi mi conosce bene puo' davvero comprendere.

Perche' nella vita reale, a differenza di Facebook, l'amicizia non e' uno "stato" che si ottiene con un click e come sta un amico lo si capisce da molti dettagli, non da uno stato scritto rapidamente all'interno di un sito.

Buon social networking a tutti!

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