Dragas sta volando, ma (ancora) basso

Dopo il passaggio al nuovo VPS le performance sono diventate davvero eccelse, grazie alle 8 CPU. Connettivita' un po' altalenante (come velocita', intendo) ma sempre molto buona.

Unico problema: c'e' qualcosa che non va a livello di gestione della Ram. Dragas e' su OpenVZ gia' da quasi un anno e non ci sono stati problemi di sorta, e' migrato in moltissime macchine e si e' sempre perfettamente adattato all'ambiente che ha trovato, stavolta invece c'e' qualcosa che non va.

Ho notato sin da subito un forte aumento dell'utilizzo della Ram. Il primo pensiero che ho avuto e' stato che cio' potesse essere legato all'uso di HN (macchine hardware, le basi per la creazione dei VE, gli ambienti virtuali) a 64 bit. L'utilizzo di applicazioni a 32 bit su macchine che stanno facendo girare kernel a 64 implica comunque un maggiore consumo di Ram poiche' le singole locazioni di memoria sono memorizzate in registri da 64 bit (e non da 32). In realta' sono stato un po' generico ma ho sonno e a quest'ora non collego del tutto, basti pensare che il concetto e' quello.

Il problema e' che c'e' poca regolarita': Mysql, ad esempio, su dragasepia occupa 30/40 MB, qui ne occupa quasi 200! Stessa cosa per bind, amavisd-new, clamd, eccetera. Ho avuto contatti continui con l'helpdesk ma loro stessi, dopo aver cercato il problema, hanno gettato la spugna dicendo che probabilmente la mia macchina fa caching selvaggio del disco e si finisce la ram. La cosa non mi torna poiche' il caching viene fatto dall'HN sulla base delle risorse libere e non dalla singola macchina virtuale. Ho comunque buone speranze di venirne a capo, ho anche postato sul forum di OpenVZ anche se, per ora, nessuno ha risposto.

Ho passato la giornata a fare test, grazie anche al supporto morale, materiale (con degli script di test sulle malloc()) e tecnico dell'amico Simone. Per ora, comunque, non ne siamo venuti fuori.

Stiamo a vedere. Certo e' che stamattina ho trovato la macchina un po' "confusa": stanotte si era riempita tutta la Ram e aveva killato in automatico qualche processo. Ad essere precisi, alcuni "figli" di amavis e c'erano delle mail che erano rimaste in coda. Mi sembra assurdo che possa essersi finito 1.5GB di ram (considerato che l'Epia ha solo 512MB e dragas ne usava a malapena 350), ma cosi' deve essere stato. Stanotte, ogni ora, ricevero' via e-mail un resoconto sulle risorse del sistema. Domani mattina vediamo come va, di sicuro ho spento bind che, fuori dalla rete interna, per ora non mi serve, occupando altri 150 MB (assurdo, troppo).

A meno che non voglia farmi anche da DNS, cosa che mi piacerebbe ma che, per ora, metto in secondo piano.

Buonanotte!

Dragas spicca il volo

Alcuni di voi mi hanno spesso chiesto come facevo a gestire tutta la baracca usando un "semplice" Via Epia. Ho raccontato qualcosina, in passato, relativamente all'architettura che c'e' dietro, in occasione del passaggio da server fisico a macchina OpenVZ. In un'altra occasione ho raccontato di come si potevano migliorare le prestazioni procedendo a fare del caching selvaggio delle istruzioni PHP. Il tutto ha funzionato perfettamente.

Negli ultimi giorni ho dovuto procedere ad una migrazione serale (e rimigrazione mattutina) del server in quanto i nostri due cricetini passano la notte in sala e tollerano poco il rumore del server. Le loro ruotine sono due tamburi rispetto alle ventole dei Via Epia, ma cosi' sono sicuro che non stanno male.

La scusa mi ha dato l'occasione di fare un test. Grazie ad alcune promozioni cumulative, ho preso un VPS esterno presso CheapVPS.

Esso ha:

  • 768 MB di Ram (1536 di burst)
  • 30 GB di disco
  • due ip fissi
  • in teoria 600 GB di banda al mese, in pratica ce l'ho illimitata. Connessione "best effort" a 100 MBit condivisi
  • una macchina a 8 CPU che fa da container  (il carico devo ancora capirlo)

Dopo una bella chiacchierata con Rus, che e' tra i fondatori del progetto, ho deciso di provare per un mese e spostarci tutto Dragas, senza ovviamente cancellare le altre macchine su cui si appoggia. Pronto, comunque, a tornare "all'ovile" in qualunque momento, in caso di necessita'. In teoria il balzo in avanti dovrebbe essere notevole, gia' solo per il fatto di averlo online fuori, su IP fisso e sempre connesso.

Tra ieri e oggi ho migrato tutti i file usando rsync. La procedura e' stata semplice poiche' Dragas era gia' all'interno di un VPS OpenVZ, quindi ha trovato un ambiente "amichevole". Ho poi spento la macchina virtuale dell'Epia, ho rimigrato gli ultimi file e acceso il nuovo server.

Primo problema: l'orologio di sistema della macchina di CheapVPS era sballato di quasi 24 ore. Ho aperto un ticket e la loro assistenza aveva risolto il problema gia' 9 minuti dopo. Ottimo.

Secondo problema: non posso accedere al tun/tap. Io uso moltissimo i dispositivi tun/tap, ci gestisco la mia VPN personale e la VPN dei clienti ai quali faccio assistenza. Apro un nuovo ticket e, di nuovo, tutto e' stato sistemato in meno di 10 minuti.

Davvero notevole. Ora Dragas e' su un IP inglese e per ora sembra funzionare egregiamente. Continuo a testare e tenerlo d'occhio, tra qualche giorno faccio un aggiornamento  e vediamo come va. Da quello che si legge su Internet, direi che non dovrebbero esserci grossi problemi.

Piccola nota: sul Via Epia, Dragas utilizzava circa 350 MB di ram e 100 di swap. Qui mi avvicino al giga. Secondo me i loro HN (hardware node) sono su macchine a 64 bit e, di rimando, viene usata piu' ram a parita' di processi attivi. Sono, comunque, all'interno dei miei limiti.

Penpalseverywhere.net torna online

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Un paio d'anni fa decisi di testare Tomcat per vedere come esso si sposava con Apache e i vari connettori. Realizzai una piccola applicazione web in Java, la tirai su e presi un dominio. L'idea era vedere cosa succedeva e come essa avrebbe funzionato.

Nacque penpalseverywhere.net, un progetto "minimale" per fornire uno strumento per chi e' alla ricerca di un penpal. Pur senza pubblicizzarlo, il sito veniva frequentato con una certa regolarita' da alcuni utenti. Alla scadenza del dominio, decisi comunque di non rinnovarlo e spegnere tutto: la sperimentazione era finita, i risultati erano buoni e, avendo poca RAM, non volevo buttare risorse inutili.

Stamattina, sistemando il server, ho ritrovato Tomcat e tutta la webapp "Penpal". C'e' ancora tutto il database e funziona perfettamente. Ho deciso, quindi, di sfruttare una delle promozioni che mi vengono ogni tanto inviate e riprendere il dominio.

Il sito, quindi, e' di nuovo ufficialmente aperto, esattamente identico a come era prima. Modifiche? Forse, vediamo. Appena avro' tempo.

Ma la verita' e' un'altra: ho bisogno di Tomcat per un progetto su cui sto lavorando da qualche tempo e che sara' davvero interessante per i miei clienti e per gli utenti comuni.

Stay tuned!

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[english]

A couple of years ago, I wanted to try Tomcat to see if it could work flawlessy with Apache, using the jk connectors. I created a simple webapp in Java, deployed it and registered a domain. I just wanted to test it so, after deploying the app, I started to see how it was going to work.

That was the origin of penpalseverywhere.net, a minimal project that just wanted to give a simple tool to place ads and find penpals all around the world. Even if I didn't advertise it at all, there were some regular and happy users. After one year, I decided not to renew the domain and let it die. After all, the experimentation was over (and successful). Moreover, I didn't want to waste the little RAM I had on my Via Epia server.

This morning, doing some maintenance on dragas, I've found Tomcat and the Penpal application, still in perfect working conditions. I re-registered the domain, thanks to one of the coupons I get via e-mail, and re-opened it.

The site is up and running, with all the old ads inside and exactly as it was one year ago, when I turned it off. Will I modify it? Who knows. :-) Perhaps I'll do it, as soon as I'll have enough time.

To be honest, there's another thing to say: I need Tomcat for another project I've been working on for some time and that will be really interesting both for my customers as well as for common users.

Stay tuned!

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Dopo un anno, Tiscali rivuole il suo modem. A mie spese!

E' passato un anno dall'attivazione che Tiscali ha effettuato sulla mia linea telefonica, staccando il mio vecchio provider e temporeggiando sul rilascio della linea. Mi avevano preso il giro e fatto promesse a cui, ingenuamente, avevo creduto. Quando ebbi problemi, nessuno sembro' apertamente interessato a darmi una mano (a parte qualche associazione dei consumatori che, pero', intanto voleva la quota associativa, poi si sarebbe visto cosa fare).

Ieri, dopo un anno, stufo di vedere quel grosso pacco "SDA", contenente il loro modem-router ancora perfettamente imballato, ho deciso di segnalare loro che il corriere non era ancora passato. Quando il modem arrivo', infatti, mi dissero di non aprirlo e che entro una settimana qualcuno sarebbe venuto a prenderselo.

Chiamo il 130 e parlo con un'operatrice. Appena aperta la mia scheda sento che si trova in difficolta'. Non oso immaginare cosa ci possa essere scritto dentro, con tutto quello che ho potuto urlare quella volta. Ero a letto a causa di un incidente motociclistico e mi hanno lasciato pure senza Internet. Mi mette in attesa. Dopo qualche minuto torna e mi detta un indirizzo. Devo rispedire, a mie spese, il pacco. Le faccio gentilmente notare che la cosa e' ridicola e che, dopo tutto il marasma di un anno fa, mi sembra ridicolo dover stare a discutere con loro. Sto facendo loro un favore, visto che sono spariti (a parte una ridicola lettera arrivata a Maggio o Giugno in cui dicevano che stavano processando il mio reclamo...). Se vogliono questo benedetto modem, che se lo vengano a riprendere. L'operatrice mi dice che si e' informata e che le hanno detto che poiche' il mio contratto e' stato cessato, la procedura e' questa. Mi ha dato un numero verde per i reclami, il famoso numero verde al quale ho mandato duemila fax lo scorso anno e dal quale non sono mai arrivate risposte.

Possibile che debba sempre esserci tanta idiozia? Le procedure si seguono nelle situazioni standard. Quando qualcosa cambia, la procedura non e' piu' valida. Invece no, loro continuano a pararsi dietro delle fantomatiche procedure. L'utente puo' chiamare il 130 ma non puo' parlare con un responsabile, sono le procedure. Io odio le procedure, cosi' come tutti gli schematismi stretti e assolutamente intoccabili anche perche' ritengo che spesso siano solo una scusa per lavarsene le mani.

Mettiamo allora dei bot automatici di risposta, che facciano riconoscimento vocale e diano solo delle risposte standard, dettate dalle procedure. Cosa cambierebbe? Assolutamente niente.

Ho scritto e spedito il fax. Lo allego qui sotto, nella speranza che ad altre persone la mia esperienza possa tornare utile.

Casalecchio di Reno, 12 Marzo 2008

 

Spett. Tiscali S.P.A.,

nel Marzo del 2007 avevate provveduto ad effettuare una disattivazione del mio provider ADSL e una attivazione dei Vs servizi (tel: 051/xxxxxx) a seguito di una mendace comunicazione da parte di una Vs operatrice. L'attivazione, prontamente bloccata tramite regolare procedura, invece “erroneamente” avvenne e mi causo' un mese di disservizio e di perdite economiche, essendo io consulente informatico ed usando la connessione ad Internet per lavorare per conto di e presso i clienti, nonche' impedendomi di utilizzare alcun servizio tenendo occupata la linea. Alcuni giorni dopo arrivo' il modem e una Vostra operatrice mi confermo' che il corriere sarebbe passato per riprenderlo entro sette giorni. Due mesi dopo mi arrivo' una fattura per una settimana di connessione, da me non pagata non essendomi mai connesso tramite Voi.

A distanza di un anno, per correttezza, ho pensato di chiamarVi e segnalarVi che sono ancora in possesso del Vs modem, tuttora nella confezione originaria, mai aperta. La Vs. operatrice mi ha segnalato che devo rispedirlo ad un Vs indirizzo ma a mie spese. Di fronte alle mie rimostranze, la ragazza ha semplicemente suggerito di mandare un fax di reclamo a questo numero. Poiche' lo scorso anno i miei fax non hanno ricevuto alcuna risposta, segnalo che sono disponibile a consegnare il modem ad un Vs corriere, a Vs spese, poiche' non ho alcuna intenzione di spendere alcunche' per restituirVi qualcosa che mi avete inviato in conseguenza di un'attivazione basata su false dichiarazioni che mi ha causato perdite (anche economiche) per piu' di un mese, senza contare i maltrattamenti e le offese dei quali sono stato oggetto da parte del Vs servizio clienti.

Certo, questa volta, di una Vs risposta, porgo i piu' cordiali saluti alla persona che, purtroppo, si trovera' a gestire una situazione simile per conto di un'azienda che ha dimostrato di essere tutt'altro che seria verso i propri clienti. In conclusione, lascio un mio recapito telefonico: xxx

 

Dott. Stefano Marinelli

 

 

 

Chiarificazione sull'uso dei domini Dragas

Alcuni a volte mi chiedono: "tanti domini dragas.qualcosa, come li gestisci?". Una breve spiegazione:

  • dragas.dyndns.org e' il dominio "storico" del server, attivo da molti anni. Un "dragas.dyndns.org" e' sempre stato online dal Maggio del 2002. Attualmente (8 Marzo 2008) "punta" a dragas.net.
  • dragas.org e' il dominio "ufficiale". E' il dominio del "server" e sono ad esso legati i servizi principali del server stesso. Postfix, ad esempio, si presenta come "mail.dragas.org"
  • dragas.net e' il mio dominio personale. Risponde il mio blog (questo, NdA) e, in generale, sono ad esso legati i servizi strettamente legati a me come persona.
  • dragas.it e' un dominio esterno (nel senso che non gira nel server). Attualmente il suo scopo dovrebbe essere quello di lavoro ma non ho mai creato una pagina della mia attivita'. Lo faro', prima o poi...

Ci sono svariati altri domini che fanno capo a dragas.org ma non li elenchero' tutti in quanto ognuno di essi ha una sua precisa caratteristica.