Quanto sono veri i dati di vendita di FIAT?

Stamattina ho avuto la bella sorpresa di vedere pubblicato un mio intervento sulla rubrica Italians, gestita da Beppe Severgnini. Lo allego qui sotto, a beneficio dei fedeli lettori del mio blog:

Fiat: le famose vetture a chilometri zero

Ciao Italians,

vorrei oggi riflettere su una di quelle cose che ci dicono e che, se andiamo ad analizzare bene, fanno solo parte di un progetto PPP: Pura Propaganda Politica. Mi riferisco ai dati di vendita della nostra casa automobilistica di bandiera, la Fiat.

Dopo crisi su crisi, finalmente l'azienda sembra essersi ripresa. A sentire gli organi d'informazione, le vendite vanno a gonfie vele e quando il mercato è in flessione, come in questo momento, Fiat continua a vendere comunque bene e più degli altri. Riflettiamo un attimo, però, e facciamoci un giro dei concessionari. Quasi tutti i venditori autorizzati del nostro brand automobilistico hanno un infinito parco di «chilometri zero». Sono auto nuove, immatricolate da qualche mese - ma mai usate - dai concessionari stessi o dalla casa madre, allo scopo di «raggiungere gli obiettivi di vendita». Impossibile non trovarne una per i propri gusti: flotte di Panda, di Bravo, di Croma nuove, targate, pronte a essere vendute con un cospicuo sconto rispetto al nuovo «vero». Troviamo anche Alfa 147, Lancia Musa, Ypsilon e Thesis. Come possiamo allora dire che l'azienda vende tanto, quando si scopre che ogni concessionario, se non ha venduto abbastanza, DEVE intestarsi decine di auto? E perché viene fatto ciò? Il motivo è semplice: i dati di vendita si riferiscono alle immatricolazioni, non alle consegne.

Ultima nota: finalmente sembra che il grigio stia passando di moda, soppiantato dal bianco. Quanto questo sia un miglioramento non lo so, di sicuro entro qualche anno non distingueremo più i taxi se non dalla scritta superiore.

Stefano Marinelli

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