Nuova disavventura con Tiscali

Arrabbiato

Circa dodici anni fa ho avuto una brutta esperienza con Tiscali. Ne ho parlato e la cosa ha avuto addirittura un seguito, tanto da farmi pensare che non avrei più voluto avere nulla a che fare col gestore in oggetto.

Col passare degli anni, però, ho avuto informazioni da alcuni clienti su come le cose fossero cambiate e la loro soddisfazione mi ha spinto, circa un anno fa, a riflettere. Avendo una linea TIM Business da soli 7 Mbit/sec pagata a peso d'oro, la loro offerta non sembrava così male.

Spinto dunque dalla speranza che fossero davvero migliorati, ho chiesto l'attivazione di una loro linea, subentrando a Telecom. Avendo già Eolo come gestore principale, infatti, la linea ADSL sarebbe servita solo come backup o per gli utilizzi (tipo il Voip) che sopportano male le latenze irregolari e imprevedibili di un ponte radio del genere.

Tutta la procedura, effettuata online, procede correttamente. L'indirizzo risulta attivabile e mi confermano che a breve avrei avuto loro notizie.

Dopo pochi giorni, mi contatta un loro operatore che mi chiede conferma dell'indirizzo per la spedizione del router. Tempo due giorni arriva il router.

E qui inizia il bello

Pochi giorni e arriva una telefonata. C'è un problema e la centrale da il KO al subentro. Dicono che, tecnicamente, l'offerta non sembra essere attivabile in quanto la centrale è satura. Ma come fa ad essere satura se si rimpiazza una connessione esistente? . L'operatore concorda e mi rassicura che sono cose che accadono e che, alla fine, si risolvono.

Nessuna fretta, connessione Telecom lenta e costosa ma stabile.

Passa qualche altro giorno e mi avvisano che poiché Tiscali non ha interessi specifici nelle forniture business, avrebbero passato il contratto a Fastweb che, di fatto, è loro partner. O almeno così dicono. Mi mandano uno stralcio di contratto incompleto con già i miei dati inseriti e chiedono una firma.

Con gentilezza faccio notare che non posso firmare qualcosa che non mi è stato neanche inviato integralmente. Concordano e mi mandano il contratto completo.

Pochi giorni e Fastweb mi manda tutti i dati, compresi username e password di connessione, comunicando che sarebbe a breve stato attivato tutto. Passano settimane... nulla.

Telefono per informazioni, mi dicono che la centrale ha dato KO tecnico e che avrebbero riprovato. Dopo circa un mese, mi comunicano che il servizio non è attivabile e si scusano per avermi fatto perdere tempo.

Ok, penso, "resto coi miei problemi nella speranza che la FTTC arrivi presto" (Ed è accaduto, Telecom ha attivato il 31/12/18).

Dopo un paio di mesi, suonano alla porta. "Sono il Corriere, devo ritirare per conto di Tiscali il router". Senza preavviso, senza appuntamento. Memore di ciò che era accaduto anni fa, avevo tenuto il router ancora chiuso, sigillato, imballato e pronto. Consegno dunque il router al corriere, prendo la ricevuta e, penso, tutto a posto.

Povero illuso...

Arriva Giugno dello scorso anno e vedo un prelievo da conto corrente. Un addebito da parte di Tiscali. Nel frattempo arriva anche la fattura: non hai restituito il router, te lo facciamo pagare.

Telefono subito, inviperito, al loro servizio clienti. Non si meravigliano (succede spesso, quando avviene un ko tecnico) e mi spiegano che devo mandare via fax (!!!) o via messaggio Facebook (!!!) copia della fattura, copia della ricevuta del corriere e una richiesta di rimborso. Contrariato, eseguo, pur chiedendomi se al giorno d'oggi sia il fax lo strumento di comunicazione oppure un "messaggio Facebook".

Passa circa un mese, telefono. Non hanno ricevuto nulla e mi suggeriscono di mandare di nuovo tutto. Incredulo (della mia idiozia nel dare di nuovo fiducia a questa Compagnia) mando tutto di nuovo e chiedo conferma. Stavolta hanno ricevuto la documentazione.

Chiedo dunque il tempo di rimborso. La risposta è esilarante: "Più di un anno, forse un anno e mezzo in quanto abbiamo molte pratiche"

Rido. Rido per non piangere. Inutile dire che ad oggi, dopo più di un anno, non è ancora arrivato un singolo euro di rimborso.

Tutto questo mi fa venire in mente un vecchio proverbio arabo:

La prima volta che m’inganni la colpa è tua, ma la seconda volta la colpa è mia.

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