Da BlackBerry Bold ad Android (HTC Dream G1)

BlackBerry 9000 Bold

Torno finalmente a scrivere nel blog, dopo molto tempo di assenza. Impegni di tutti i generi e mancanza di stimoli particolari mi hanno portato a evitare di riempire il sito di robaccia. La mia filosofia, infatti, è quella di evitare di scrivere se non ho niente da dire. A volte è meglio restare in silenzio che dire cose sbagliate o noiose.

La novità più recente di cui vorrei parlare è quella legata al mio ultimo acquisto in campo cellulare: un HTC G1 Dream.

Da più di un anno sono incuriosito dal sistema operativo Android. Sin da quando fu annunciato, infatti, decisi che prima o poi avrei provveduto a procurarmi un apparecchio del genere. Le motivazioni? Poche, ma per me fondamentali:

  • Sistema operativo basato su Linux
  • Sistema completamente aperto e libero
  • Infinite possibilità di modifica e di customizzazione

Il primo modello in assoluto a montare Android fu proprio l'HTC G1 Dream. Un terminale abbastanza grande e pesante ma dotato di touch screen capacitivo (come quello dell'iPhone), tastiera QWERTY accessibile sotto lo schermo, uno schermo grande e definito, GPS, bussola elettronica, accelerometro, Wi-FI, UMTS, bla bla bla bla e...sistema operativo Android, sviluppato da Google. Uscito alla fine di Ottobre 2008 in USA e in Inghilterra, è arrivato in Italia a Maggio di quest'anno. Il prezzo di lancio? Troppo alto, ovvero quasi 500 euro (anche se, a livello di hardware, è addirittura superiore all'iPhone). L'ho tenuto però subito d'occhio. Da tutte le prove, su siti specializzati e non, emergeva un terminale con ottime potenzialità ma con un sistema operativo ancora troppo immaturo ed acerbo, per cui decisamente indietro rispetto alla concorrenza di iPhone e BlackBerry.

Dopo qualche mese di sviluppo e grazie alla comunità OpenSource, c'è stato un miglioramento sostanziale di Android e delle applicazioni ad esso associate. E' nato anche un Market, ovvero l'equivalente di AppStore di iPhone. Ci sono, al momento, oltre 10.000 applicazioni, in buona parte gratuite. Insomma, una vera e propria esplosione. Basti pensare che in un anno ci sono state tre nuove versioni di Android stesso, ognuna con delle modifiche rivoluzionarie rispetto alla precedente.

Grazie alla sua customizzabilità, moltissimi utenti hanno acquistato questi terminali e spinto le principali aziende produttrici a rilasciarne di nuovi. Questi rilasci hanno causato l'abbassamento del prezzo del Dream e...a questo punto ne ho preso uno anche io. :-) Il ragionamento, infatti, è simile a quello che ho fatto poco più di due anni fa quando ho acquistato il mio primo BlackBerry: ne prendo uno "economico" per provare, pur sapendo che ha delle lacune. Se poi questo mondo mi piace, dopo qualche mese ne prendo uno più carrozzato. Altrimenti resto fermo dove sono. Avrei infatti voluto prendere uno sfavillante Motorola Droid, con Android 2.0 già installato ma i 500 euro richiesti sono, a mio avviso, esagerati.

Il telefono in mio possesso è marcato TIM e conteneva al suo interno il sistema operativo Android 1.1, customizzato da TIM stessa. Pur essendo datato Febbraio 2009, è anni luce indietro rispetto all'ultima versione disponibile per il Dream: la 1.6.

Appena portato a casa, ho aperto la confezione e iniziato subito a giocherellarci. Ho notato subito l'assenza di alcune funzioni tipiche di questo tipo di smartphone come la tastiera su schermo. Sapevo, però, che con le versioni più recenti questo problema si sarebbe potuto agevolmente risolvere e mi sono messo subito al lavoro.

HTC Dream G1 (Android)

Non descriverò i dettagli tecnici in quanto ci sono ottime guide in circolazione, ma posso dire di essermi subito divertito. Fare boot con una immagine di recupero, aggiornare la flash da dentro l'apparecchio, vedere i messaggi del Kernel di Linux che scorrono sullo schermo, partizionare la scheda di memoria, usarla come swap...insomma, ho fatto di tutto e ho installato l'ultima versione di HTC e un set di modifiche di Cyanogen, atte a abilitare alcune ottimizzazioni e miglioramenti del sistema stesso. Ho poi installato un software di e-mail alternativo, chiamato K9 Mail, che altro non è che una versione migliorata e potenziata del client predefinito dell'Android. In questo modo riesco ad avere la push email anche sul Dream, cosa che decisamente non mi dispiace per niente. Ho inoltre scovato un paio di problemini e gli sviluppatori sono stati molto solerti ad identificarli e risolverli. Questo è quello che chiamo il perfetto spirito opensource.

Ho giocato col Market e installato una serie di applicazioni più o meno utili. Per come è strutturato Android, ogni applicazione installata e poi cancellata non lascia tracce sul dispositivo, per cui si è liberi di divertirsi quanto si vuole (così come con l'iPhone, a onor del vero).

Sono passati 5 giorni e posso dire di aver riscontrato i seguenti pro e contro:

PRO:

  • Libertà totale. Posso installare qualunque cosa, modificare qualunque cosa, capire tutto quello che accade all'interno del dispositivo. Ho messo un kernel che toglie memoria alla scheda video (ottimizzata per i giochi in 3d) e ne fornisce di più al sistema operativo stesso. Non ci gioco (per ora) e poi comunque fare boot con un kernel alternativo è semplicissimo.
  • Sistema logico e ben strutturato. Gestione molto intelligente delle applicazioni e delle interazioni tra di esse
  • Ottimo schermo (anche se la mancanza di un sensore di luminosità si fa sentire)
  • Touch screen buono (ma non amo i touch screen, per cui tendo ad usare la tastiera fisica)

Contro:

  • Autonomia ridicola. In uso intenso si rischia di non arrivare a fine giornata (ma credo ci sia lo stesso problema sull'iPhone). Ho già ordinato una batteria più capiente. Diventerà enorme, ma per me non è un problema
  • A volte non proprio responsivo (credo sia colpa del sistema operativo ancora giovane visto che l'hardware è potente.
  • Tastiere non comodissime
  • Suoni troppo bassi (risolto applicando una patch)
  • A volte ha degli strani comportamenti con la gestione delle connessioni, ma sto indagando alla ricerca di una soluzione

Dunque, cosa penso di questo HTC rispetto al mio Bold? Bella domanda: al momento mi sto rendendo conto che molte cose continuo a farle col BB. SocialScope, ad esempio, avrebbe come alternativa Vodafone Update, su Android, ma ancora non sono riuscito a trovarlo. Prendere l'apparecchio e controllare una e-mail appena arrivata può inoltre richiedere una decina di secondi. Col BlackBerry, entro pochissimi secondi si è già nel messaggio.

Sono due terminali completamente diversi, sia come vocazione che come utilizzo. Nel complesso posso dare un giudizio positivo nei confronti del Dream, ma non lo ritengo il terminale adatto al pubblico generale. Già solo per il firmware castrato e obsoleto che fornisce potrebbe diventare un incubo per l'utente medio e, come si legge in giro, molti negozianti si sono visti restituire i Dream dicendo che non funzionano bene. Per fortuna sono già usciti modelli più maturi (come il già citato Motorola Droid o l'HTC Hero)

Il Dream è un computer e come tale va trattato. Il suo sistema operativo è aperto e permette moltissime customizzazioni. Modelli più recenti hanno già sopperito alle sue lacune, fornendo dei firmware già completi e stabili. Il Dream, dunque, resta il "sogno" degli smanettoni, specialmente al prezzo a cui si trova adesso e con tutte le modifiche che sono state implementate in questo ultimo anno.

Per un'utenza business centralizzata più che altro all'utilizzo della e-mail, continuo a suggerire una soluzione basata su BlackBerry. Anni di esperienza non si recuperano in dodici mesi, neanche se lo studente è...Google :-)

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