A cena con Hans Reiser

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Alcuni giorni fa ho appreso dell'inizio del processo nei confronti di Hans Reiser. Avevo seguito con attenzione la vicenda relativa alla sparizione e al presunto omicidio di sua moglie Nina. L'arresto e le strane coincidenze hanno portato a crederlo colpevole ma, di fatto, non sono stati trovati ne' il cadavere ne' prove certe che possa essere stato lui.

Non mi pronuncio sulla sua colpevolezza, aspetto che sia il tribunale a farlo, ma voglio raccontare di una serata di Maggio del 2003. Hans Reiser era venuto a Bologna a tenere una conferenza sul nuovo Reiser4, grazie all'impegno del grande Renzo Davoli. Io stavo facendo il tirocinio dentro l'Universita' ed ebbi la possibilita', dopo il talk, di andare a cena con lui. Aveva voglia di vero cibo italiano ed optammo per un ristorante/pizzeria in pieno centro. Creammo un gruppetto e ci dirigemmo verso la destinazione.

Reiser opto' per della pasta e un piatto misto di carni e verdure mentre noi ci orientammo verso la pizza. Chiese di poter assaggiare dei pezzetti delle nostre pizze e si disse dispiaciuto per la sua scelta e che non credeva che la pizza fosse cosi' buona. Restava comunque soddisfatto anche dei suoi piatti, appetitosi e succulenti.

Durante la cena si parlo' un po' di tutto e ci spiego' che aveva tanti rapporti con la Russia in quanto c'erano degli ottimi programmatori (a basso costo) e perche' la moglie era di origini russe. Racconto' di avere dei figli piccoli e che gli dispiaceva di poterli vedere poco poiche', a causa del suo lavoro, si trovava spesso in giro per il mondo. Ci disse anche che molti si rivolgevano a lui in tedesco ma che non gli risultava che avesse neanche origini tedesche. Ammise, comunque, che il suo nome potesse trarre in inganno (e, tra l'altro, ha un omonimo tedesco).

La cena fu gradevole e al termine decidemmo di fare una colletta e di offrire. Lui non era molto d'accordo, alla fine cedette. Disse semplicemente che era ironico che un gruppo di studenti offrisse una cosi' buona cena ad un industriale. A quel punto c'era spazio per un dolce.

Ci dirigemmo verso Piazza Santo Stefano, verso una buona gelateria. Dopo aver preso il necessario tornammo verso la zona universitaria. Passando in Via Zamboni, Reiser mi chiese che zona fosse quella in quanto vedeva molte persone in giro anche di notte e non gli sembravano facce troppo raccomandabili. Gli spiegai che paradossalmente la zona universitaria era una delle piu' pericolose e malfamate della citta' e di notte non era proprio sicurissima.

Ma ora viene il bello: pochi giorni prima un ragazzo era stato accoltellato (senza troppe conseguenze, per fortuna) in seguito ad un tentativo di furto finito in lite. Glie lo raccontai e gli dissi: "You must be careful, there are killers here!" (trad: "Bisogna stare attenti, ci sono anche assassini qui!"). Certo frase molto ironica detta ad un uomo che, pochi anni dopo, sarebbe stato accusato di omicidio volontario! :-)

Ci salutammo e ci disse che aveva trascorso un'ottima serata mangiando un cibo buonissimo. Fummo contenti di passare del tempo con una persona importante, simpatica ed intelligente.

Qualche mese dopo gli scrissi un'e-mail, chiedendo alcune informazioni proprio su Reiser4. Mi rispose in breve tempo, mi disse di ricordarsi di me e della bella serata italiana. Fui contento!

Spero davvero che sia innocente. Quel giorno ha mostrato un carattere simpatico e una mente intelligente e aperta, una persona davvero gradevole.

La prossima volta parlero' dell'incontro/cena con Richard Stallman, a Reggio Emilia, nel Giugno del 2003.

All'inizio dell'articolo, una foto dell'intero gruppo a tavola, messa qui in memoria di quella bella serata. Come suggerito dall'amico Simone Vellei, una foto dei "Dining philosophers" (ovvero dei Filosofi a cena... gli informatici veri l'hanno capita! :-) )

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Nota per gli utenti Italiani: potete trovare la versione italiana di questo post cliccando sull'apposita bandierina

Some days ago I've read about the beginning of the trial against Hans Reiser. I had followed carefully the fact about the disappearing and the hypotetical homicide of his wife Nina. The arrest and all the strange "coincidences" have both brought people to think he's guilty but, actually, nobody could find the corpse or serious evidences against him.

I don't want to say he's or he's not guilty, I'm waiting and the law will decide it, but I'd like to tell you about a dinner with him, in May, 2003. Hans Reiser was in Bologna (Italy) because he'd been invited for a conference about his new Reiser4 project, thanks to the great Renzo Davoli. I was doing my pre-graduation apprenticeship inside the University and had the possibility, after his talk, to go out for a dinner with him. He wanted to eat real Italian food and we decided to bring him to a restaurant/pizzeria in the centre of Bologna. We formed a group and started walking towards out destination.

Reiser chose some pasta and a second dish with meat and vegetables while we had a pizza. He asked to taste our pizzas and was sad because he liked it very much, he didn't think that pizza could be so good. Anyway, he was quite satisfied with his choice.

During the meal we talked about anything and he told us he had a lot of relationships with Russia because there were excellent and cheap programmers there and because his wife had Russian origins. He told us he had some children and he was sorry he could not spend more time with them because he was always travelling all around the world. He told us that many persons tried to talk to him in German, because of his name but that he hadn't any German origin.

It was a really pleasant dinner and, before going away, we decided not to let him pay. He didn't agree too much but, in the end, he accepted. He told it was quite funny that a bunch of students were offering such a good meal to a businessman. At that point, we all wanted something sweet to eat.

We went to Piazza Santo Stefano becase there was a good ice cream stand. After getting the ice cream, we started to walk towards the university zone. Walking through Via Zamboni, Reiser asked me which kind of zone it was because he was seeing strange faces and bad looking persons. I told him that Uni's zone was one of the most dangerous (during the night) and not so safe.

But now the best... some days before, a guy had been injuried because of a theft and they started to fight. When telling him about it I said "You must be careful, there are killers here!". Quite funny, I told it to a man that, some years later, would have been charged with murder. :-)

We said goodbye and he told us he had spent a wonderful evening and had eaten a wonderful food. We were all happy to spend some time with such a nice, intelligent and famous person.

Some months later I wrote him an e-mail asking for some info about Reiser4. He answered soon and told me he remembered of me and that night. I was happy to read it.

I really hope he's not guily. That day he showed a nice personality, a smart and open brain and a really pleasant person.

Next time I'll write about my dinner with Richard Stallman in Reggio Emilia, in June of 2003.

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On top, a picture showing the entire group, here to remember that nice night. As suggested by my good friend Simone Vellei, a picture of the "Dining philosophers". The real geeks could get it! :-)

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Velocizzando dragas

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Tempo fa ho annunciato la migrazione di dragas (.org, .net e di tutti i domini in che ospito) verso una piattaforma OpenVZ e un'architettura Via EPIA. Il principale problema e' stato sempre quello di una scarsa potenza di CPU per l'esecuzione di alcune operazioni intensive, come il controllo antivirus e l'esecuzione di pagine PHP. Il primo l'ho risolto installando Clamav come demone (clamd), a scapito di qualche decina di megabyte di RAM, per il secondo mi limitai ad installare il plugin WP-Cache di Wordpress. Il problema era alleviato ma restava abbastanza marcato nei confronti delle altre pagine PHP.

Ieri mi sono imbattuto nel progetto xcache, nato in seno a lighttpd ma funzionante anche con Apache e IIS. Avevo gia' valutato di passare tutta l'architettura a lighttpd ma ho qualche piccolo problema di importazione della configurazione e ho quindi deciso di rimandare di un po'.

Ho trovato il pacchetto Debian nel repository ufficiale e l'ho installato. Dopo qualche piccola sistemazione di configurazione ho notato che faceva davvero bene il suo mestiere: una volta compilate le pagine PHP, infatti, ne tiene il risultato in memoria in attesa di riutilizzarlo. Non memorizza quindi le pagine html generate ma direttamente il codice oggetto usato per generarle, accelerando moltissimo l'elaborazione (che, comunque, resta dinamica). Il risultato? Ottimo: il piccolo Via EPIA ha di nuovo respiro e le pagine arrivano in maniera rapidissima al browser.

Prossimi item:

  • qualche altra sistemazione e ottimizzazione

  • passaggio a lighttpd

Intanto, comunque, mi ritengo soddisfatto

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Some time ago I announced dragas' s (.org, .net and all hosted domanins') migration to an OpenVZ platform and to a Via EPIA architecture. The main problem has always been a weak CPU that slowed down all the strong operations like anti-virus check of the e-mails and PHP generation. I could solve the first one installing Clamav as daemon, using clamd (wasting some RAM), for the second one I just installed the WP-Cache Wordpress plugin. It helped, but I had still big performance issues with the general PHP pages and the MediaWiki ones.

Yesterday I discovered the xcache project, part of lighttpd but also working perfectly with Apache and IIS. I had already planned to migrate my Apache installation into lighttpd but I had some problems importing the configurations and decided to delay a little bit.

I've found the Debian package on the official repository and I've installed it. After some tweakings I noticed it was really doing a good job: after compiling the PHP pages, it keeps the object files in memory and re-use them as soon as possible. It doesn't just cache the resulting html file but allows system to compile new PHP code in a very fast way. The result is a dynamic elaboration of the PHP files, but much faster than before. The performance is excellent: the little Via EPIA is quite fast in providing pages and the system load is low.

Next targets:

  • some other tweakings

  • migration to lighttpd

Anyway, I'm quite satisfied with my results.

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Il BlackBerry e i gestori italiani - monte mensile di traffico

BlackBerry 8100 Pearl

Da quando ho attivato l'opzione "BlackBerry" sul mio contratto telefonico ho cominciato a riconsiderare il modo di andare in giro. La posta mi insegue (e posso fermarla, disattivando la connessione dati) e ho sempre a disposizione un collegamento a news, siti web, e chat grazie ai programmi che ho installato all'interno del mio apparato.

Facendo delle considerazioni sul protocollo usato dalla RIM per i dati, ho calcolato che comunque resto ben sotto i 500 megabyte al mese che mi vengono dati ad ogni rinnovo. Tutti i dati, infatti, vengono criptati e compressi per cui una singola pagina web diventa di pochissimi KB, senza contare che ho disabilitato le immagini (non per risparmiare traffico ma per aumentare la leggibilita' e diminuire i tempi di caricamento).

Ricordo, inoltre, che il BB e' un discorso molto particolare: non e' un modem qualunque che si connette via GPRS ma un servizio che si appoggia ad un APN specifico e che fornisce servizi specifici e studiati per questo tipo di palmari. Questo vuol dire che collegando il BB al computer, esso non utilizzera' l'APN bb.net e quindi non utilizzera' il monte traffico dell'opzione.

Che senso ha, allora, porre un tetto in megabyte? O meglio: che senso ha mettere un tetto cosi' alto? Alcuni gestori esteri prevedono vari profili con un monte di traffico giornaliero limitato a pochi megabyte e altri che hanno limiti piu' alti. Poi ci sono i flat che non prevedono alcun tetto. Che senso ha mettere 400, 500, 600 o qualsivoglia quantitativo di mega cosi' elevato? Credo sia difficile, se non impossibile, raggiungerlo in GPRS e usando il BB.

Dimostrazione, quindi, che non hanno neanche capito esattamente di cosa si tratti e come effettivamente funzioni.

La nostra bella Italia - Parte 1: Poste Italiane e i pacchi che "misteriosamente spariscono"

Vorrei parlare, ogni tanto, di costume e societa'. Non mi riferisco alla famosa trasmissione della Rai, bensi' ad una tendenza che sempre piu' spesso si va delineando nel nostro paese e che, invece che migliorare, con gli anni peggiora: se non freghi, sei fregato poiche' tu hai tutti i diritti del mondo (anche di rubare), mai doveri. E questo, oggettivamente, mi avvilisce sempre di piu'.

Qualche settimana fa ho messo in vendita alcuni dei miei precedenti "cimeli tecnologici": il mio vecchio ma in ottime condizioni Sony Ericsson P800 e il recente e perfetto Nokia N80. Ho approfittato di uno di quei periodi in cui eBay ti offre inserzioni a costo zero e ho fatto delle belle foto, li ho ben puliti e messi in vendita.

Il primo e' stato venduto ad una ragazza di Milano, l'altro ad una ragazza della provincia di Venezia. Poiche' i due annunci scadevano a distanza di 24 ore l'uno dall'altro e a causa di una coda interminabile alle poste finita con un "ci dispiace, ora abbiamo finito il tempo, chi manca deve andare via" (avevo il numero successivo e mancava un'ora dalla chiusura ma si sono giustificati dicendo che l'addetta aveva un permesso di uscita in anticipo), li ho spediti insieme Martedi 30 Ottobre.

Il P800 in pacco ordinario, l'N80 in pacco ordinario assicurato (per 400 euro). Il primo e' arrivato Sabato 3 Novembre. Il secondo...non e' ancora arrivato. Che caso strano...

Sia io che la ragazza che doveva riceverlo ci informiamo: il pacco risulta essere stato consegnato alla locale filiale di SDA (il corriere che si occupa di consegnare i pacchi per conto di Poste Italiane) e caricato sul camion di consegna il giorno 5 Novembre. Ma, in questa data, il pacco non e' arrivato.

Sparito...soltanto grazie alla perseveranza da parte mia e della ricevente riusciremo, forse, ad avere qualche informazione in piu'. Possibilita' di rivederlo? Chi puo' dirlo! Sono in attesa, nella speranza di leggere una e-mail con scritto "arrivato!".

Non voglio essere maligno o prevenuto, ma come mai l'altro (dentro una scatola della De Agostini e con scritto "contenuto: libri") non e' "andato perduto"?

Credo che sia impossibile da tollerare che in un paese -teoricamente- civile la posta di valore si perda in questo modo. Ricordo dei bagagli depredati all'aeroporto di Milano e penso: e' mai possibile che si debba vivere sempre guardandosi alle spalle?

Ok, il pacco e' assicurato, ma qualcuno ha avuto un bell'N80 gratis. Posso blocarlo, certo, ma questo non ne impedira' l'utilizzo come palmare o terminale wi-fi, come navigatore o lettore multimediale. Quanto dovro' lottare, se effettivamente dichiarato "perduto" dalle Poste, per riavere indietro i miei soldi (e restituirli all'acquirente)? E chi mi rimborsera' delle spese vive sostenute come le commissioni di vendita di e-bay, la percentuale legata al pagamento con carta di credito, eccetera? Vi terro' informati. Nel frattempo...speriamo bene!

Alla prossima...purtroppo!

ADDENDUM DEL 10/11/2007: il pacco e' "misteriosamente" riapparso dopo che una persona dell'SDA si e' personalmente interessata. Problema risolto, dunque.

Nav4All su Blackberry Pearl 8100 (ma non solo)

AGGIORNAMENTO: ho aggiunto una recensione completa del programma in questo post rendendo, in parte, obsolete le informazioni di questo articolo. Consiglio quindi di leggere quello piu' aggiornato.

Ormai possiedo il BlackBerry da quasi due mesi e da un mese e mezzo lo utilizzo nel pieno delle sue potenzialita'. Ho sottoscritto il contratto, lo uso per leggere le news (con VIIGO), vado su web con il BB Browser (peccato che ZioBudda non sia leggibile da viigo), leggo e scrivo posta, gioco con qualche giochino, messaggio anche su tutte le reti grazie al client GoogleTalk prontamente collegato a dei transport Jabber esterni che lo consentono.

In generale sono contrario a tutte le soluzioni strettamente proprietarie (il BlackBerry e' quanto di piu' proprietario possa esistere) ma funziona bene, e' affidabile e, perche' no, ha un'estetica molto valida. Insomma, dopo due mesi adoro il mio Pearl piu' del primo giorno.

Tempo fa provai un software gratuito di navigazione sul Nokia 6630 e sul'N80 chiamato Nav4All. Funzionava, anche se la necessita' di una perenne connessione per scaricare dati e la sua intrinseca limitatezza me lo fecero mettere da parte considerandolo un progetto ancora immaturo. Ad Agosto l'ho riprovato e ho notato che e' cresciuto, che ha aggiunto molte funzioni e che funziona bene. Lo scaricamento dati e' limitato a pochi KB per cui anche chi non ha un profilo dati flat spendera' molto poco per una navigazione anche lunga. Ho un TomTom One, dunque non ho piu' questa necessita del navigatore nel telefono, ma questo mondo mi piace e mi incuriosisce per cui voglio tenermi aggiornato su tutte le novita'.

Pochi giorni fa ho letto che Nav4All e' finalmente disponibile anche per BlackBerry e che utilizza l'APN "blackberry.net", dunque rientra nel monte di traffico del contratto BlackBerry. Lo installo e lo provo.

Velocissimo, forse grazie anche alla rapida CPU del mio BB, abbastanza intuitivo, pur diverso dai navigatori standard come i vari TomTom, Garmin e similari, completo di informazioni aggiornate grazie al download dei dati da Internet. Avendo una connessione GPRS (neanche EDGE, Vodafone non la supporta) avevo paura potesse andare troppo lento, invece va benissimo.

Il funzionamento? Ho fatto alcune prove dentro Bologna (e alcune simulazioni anche fuori) e funziona bene, fornisce percorsi effettivamente logici e cerca sempre di presentare soluzioni fattibili. L'interfaccia di navigazione e' un po' spartana: pittogrammi, non mappe. I moderni utilizzatori di navigatori potrebbero storcere il naso ma anche la navigazione a pittogrammi puo' essere efficace, se ben fatta, e meno prona a distrarre il guidatore, tanto se si sbaglia c'e' il ricalcolo automatico.

Da aggiungere, inoltre, che il tutto e' gratuito (fino al 2010, ma doveva esserlo fino al 2008 e hanno prorogato, quindi...) e che non necessita di poderose cartine su memory card.

La comunicazione con l'antenna GPS - bluetooth poiche' il Pearl non ha un GPS interno - e' affidabile e la tempestivita' delle indicazioni e' ottima. Unico neo: le voci hanno poche frasi preimpostate, diventa difficile navigare senza guardare lo schermo. Ma siamo ancora in una fase iniziale e il programma ha molto tempo per migliorare.

Consiglio quindi a tutti gli utenti BlackBerry (e non) di provarlo e di dargli una possibilita'. Non abbandondero' il mio TomTom One per ovvie ragioni ma in casi di emergenza - o quando il TomTom decide che l'unica strada che puoi fare e' quella che prevede il guado di un fiume - puo' tornare molto utile.